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Windows 10 sta preparando l’aggiornamento di aprile 2020: novità per il ripristino del sistema operativo e per il supporto alle app

12 Marzo 2020 – Windows 10 20H1, “first half“, metà anno. O anche Windows 10 2004, cioè 2020-04. E’ il nome del prossimo grande update di Windows 10 che uscirà ad aprile, il primo del 2020 che segue l’ultimo dell’anno scorso, il 19H2 (“second half“). E sarà ricco di novità, come tutti gli aggiornamenti semestrali di Windows da qualche anno a questa parte.

L’attesa è tanta, quanta è la preoccupazione vista la recente storia degli update di Windows 10 che hanno “rotto” più di un computer in giro per il mondo. E’ questo il prezzo da pagare per avere un sistema operativo sempre più complesso, aggiornato e al passo con i tempi ma che, allo stesso tempo, deve funzionare su circa 800 milioni di configurazioni diverse. In ogni caso manca veramente poco: ai primi di aprile, se non ci saranno ritardi come l’anno scorso (quando l’”april update” divenne “may update“, slittando di un mese), potremo installare la nuova versione di Windows 10.

Windows 10 20H1: l’installazione cloud

La prima novità di rilievo di Windows 10 20H1 sarà il fatto che lo potremo installare (e reinstallare, in caso di problemi al sistema operativo) anche via cloud. È una funzione già nota agli utenti macOS, talmente apprezzata che sembrerebbe proprio che Apple la voglia portare anche su iOS per gli iPhone. La cosa utilissima dell’installazione cloud del sistema operativo è che, quando abbiamo bisogno di reinstallarlo per correggere errori gravi, la versione che viene ripristinata è la stessa che avevamo sul computer. Quindi con tutti gli ultimi aggiornamenti già presenti.

Windows 10 20H1: le altre novità

In Windows 10 20H1 ci sarà una novità molto gradita agli sviluppatori di app: il Windows Subsystem for Linux 2, il nuovo e più completo “cuore” Linux che permetterà di far girare su Windows molte più applicazioni scritte per il sistema operativo del pinguino. Su Windows 10 2004, inoltre, i desktop virtuali sopravviveranno al riavvio tornando disponibili con i loro nomi e settaggi, che avremo scelto prima di spegnere o riavviare il PC.

Non mancheranno poi novità per chi ha PC 2 in 1, con una interfaccia di Esplora File ottimizzata per questi dispositivi. Chi ha un disco fisso tradizionale, e non un SSD, gradirà invece l’ottimizzazione del motore di indicizzazione dei file che, a quanto pare, sarà meno stressante per il disco e la CPU. Sembra rimandata almeno a Windows 20H2, invece, l’introduzione del nuovo menu Start con Fluent Design.

Fonte: Libero.it

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